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TERRA DELLE GRAVINE

PAROLE CHIAVE: immagini, rural landscape history, storia del paesaggio agrario, Taranto, Puglia, Italia meridionale, associazione culturale, gravine, mostre fotografiche, masserie, Civiltà Rupestre

TERRA DELLE GRAVINE
Associazione culturale per la promozione del territorio

LA NOTTE DI SAN GIOVANNI

IL 23 di giugno: una notte magica per sognare, sotto un enormissimo albero di noci

Avete mai immaginato di veder realizzato un sogno, o che semplicemente prendesse vita un fatto che consapevolmente conoscete come irrealizzabile, per se impossibilitato a divenire vero? Sia che siate scienziati fermamente convinti della irreversibilità dell’entropia, sia che siate amanti respinti, sia che siate sognatori in servizio permanente effettivo, o vi riteniate in ogni caso troppo, o troppo poco … per veder realizzato quel che più bramate.

E’ questa la vostra, la nostra occasione. Giovedì notte è la notte di san Giovanni, notte magica per eccellenza, in cui tutto potrà accadere, o per lo meno sarà lecito sognarlo. Per questa notte, soltanto per questa notte, potrete immaginare cosa sarebbe stato della vostra vita se …

A pancia e naso in su, abbracciati dall’ombra della luna piena, sotto le fronde d’un enormissimo albero di noci, a cercare d’ascoltare il rumore di fondo che dagli inizi del tempo percorre gli spazi siderali, l’eco fossile di quel Big Bang che fu il primo vagito del Tutto che nasceva, che del Tutto fu principio; immaginando, persino sognando d’essere Dio, di poter tornare a quell’attimo fatale in cui ancora tutto poteva avere luogo, o non succedere: nascere o collassare in un enorme buco nero, iniziare una nuova storia o affossarla prima ancora di ascoltarne i primi sussurri; in cui avresti potuto scegliere diversamente: dire si, invece che no, o l’inverso, piangere la tua delusione, piuttosto che gridare la tua rabbia, implodere piuttosto che esplodere…

Con gli occhi fissi in alto, lo sguardo che si districa fra le nerborute fronde dell’enormissimo noce, a cercare di ricostruire volti e forme in quel labirinto di luci che trapunta il cielo terso sopra di noi e riflette i tuoi pensieri, quei volti e quelle forme che animano le tante storie narrateci dal disegno delle stelle; a riveder riflesse in quelle stesse altre storie, quelle tue, quelle che sgorgano impetuose da dentro il cuore tuo, per avvertirle nuovamente, finalmente, come, come … per magia liberate dalle catene imposte da quel tiranno che usurpa la tua anima.

Concediamoci una chance, allora, poter per questa notte almeno sognare di veder mutato il corso ineluttabile della nostra vita, per felice o infelice ch’essa sia. Sarà certo un’illusione, la stessa che ci dona per l’appunto il sole, che per questi quattro giorni resta fermo lì, nel punto più alto in cielo, ad illuderci di restare fra noi per sempre così a lungo, ad illuminare, a scaldare, a sciogliere timori e angosce. Prima di riprendere il corso suo, per tornare a far sognare cuori che anelano più giù nel mondo, più verso Mezzogiorno.

Si parlerà di magie. Portate i vostri sogni, ordunque, ancorché appena solo boccheggianti, e per questa notte la voce e i gesti delle maghe della Terra delle Gravine proveranno di ridar loro fiato, per poter respirare almeno sino al prossimo giorno di solstizio.

Per tornar vivi sotto un’altra enormissimo albero di noci, per poter sognare ancora.

Per poterci dire d’esser vivi, comunque e nonostante.

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SECONDA EDIZIONE

Dopo la sfortunata edizione dell'esordio, pressoché abortita per l'inclemenza di una sferzante tramontana, confidiamo per questa replica nella benevolenza di Eolo e di Giove … o meglio ancora, in sincero ossequio del luogo ospitante (l'Ashram di Cisternino), di Gandharvas, la divinità indù della pioggia.

La novità più importante della serata sarà il primo concorso LA NOTTE DELLA MAGICA POESIA, che vide sino ad ora (sabato mattina) ben dieci concorrenti, fra cui alcuni sono volti ben noti, altri invece nuovi alla nostra associazione. La declamazione delle poesie sarà intervallata dalla musica d'autore offerta dalla voce e dalla chitarra di Mario Donatiello, il quale si preoccuperà di accompagnare e dare contenuto agli inevitabili intervalli durante le varie fasi del concorso.

Non è la prima volta che proponiamo luoghi come scenario-palcoscenico per la letteratura, ma questa volta … è diversa. Il desiderio di condividere, nel corso di un evento speciale, la traduzione in suoni e parole di quanto di più intimo alberghi nell'animo, rafforza la filosofia da noi perseguita nel nostro agire associativo: ricreare, rafforzare, riannodare i legami empatici con il paesaggio, quei medesimi che anticamente costituivano l'elemento regolatore dei mutamenti ambientali, quasi una naturale omeostasi. Legami empatici interrotti dal venir meno del bisogno di mantenere integro lo stock di risorse naturali (il "paesaggio agrario") percepite come necessarie, ovvero (presso i ceti privilegiati) di conservare i simboli del prestigio (gli ultimi boschi, i giardini).

La serata offrirà del resto numerosi altri spunti di interesse. Inizieremo infatti con lo joga, con un Saluto al Sole che sarà proposto da Ada Tomasicchio, colei cioè che ci ha iniziato nel corso del trascorso inverno a questa affascinante disciplina, dell'anima prima che del corpo.

Seguirà Ida Magliulo che ci erudirà sulla principale delle molte che si fregiano del titolo di Erba di San Giovanni, l'iperico: usi, cultura, mitologia, curiosità varie.

Un altro pezzo forte della serata sarà la lettura-drammatizzazione di una favola estone, da titolo de LA NOTTE DI SAN GIOVANNI. La rappresentazione sarà a cura di molto provette attrici, alcune reduci dalla bella esperienza movimentista anti-nucleare: Elisa Martucci e Rosanna Papalia, l'ormai nostra Giuliana Laiso, oltre che di nuovi innesti, Gianluca Lovreglio e Andrea Forte, ai quali auguriamo di fondare con questa una più stabile collaborazione. L'ottima Barbara Silvestris curerà la coreografia.

Il programma della festa è quindi il seguente:

La notte della magica poesia (2K) La Notte di San Giovanni La favola(2K)

TERZA EDIZIONE
LA NOTTE DELLE STREGHE

Masseria Pizzariello
Sabato 23 giugno 2012

A partire da questa terza edizione la Notte di San Giovanni avrà un taglio tematico per cui, per onorare il cipiglio fortemente trasgressivo ed innovativo insieme che manifesta l'attuale corpo dirigente rosa-tinto dell'associazione (eventualità di cui avrete un puntuale saporoso saggio nel corso della festa), sarà LA NOTTE DELLE STREGHE.

La festa avrà luogo in uno scenario prestigioso quant'altri mai: il cortile di Masseria di Pizzariello a San Donato, residenza storica della famiglia Carducci Artenisio.

Programma:

Ore 17: Prima edizione della CACCIA AI TESORI DELLA TERRA DELLE GRAVINE, revisione corretta della classica caccia al tesoro, che per l'occasione avrà il carattere della CACCIA ALLA STREGA.

Ore 20: Premizione della Caccia alla Strega e del concorso letterario IO SONO UNA TREGA, seguita dala declamazione del componimento vincente.

IO SONO UNA STREGA(2K)

Ore 21: LA STREGA PASTIZZERA, atto unico scritto e sceneggiato dal nostro Gianluca Lovreglio, diretto (si fa per dire, vedi il già citato carattere del team rosa-tinto!) da me e con la partecipazione dell'ormai collautata Compagnia Recitante della Terra delle Gravine, con Francesco De Bartolomeo, Nando Fiorenza, Annalisa Maioli, Amelia Quaranta, Giuseppe Caramia, Aldo Galeano, Antonio Renò (al suo esordio assoluto!), Isabella Fanizza, Francesca Vivacqua (esordiente anch'essa nella nostra compagnia!), Simona Panarelli (altra esordiente nella Compagnia!), Gianlcuca Lovreglio. Musiche: maestro Loredana Carriero; costummi: Terry Silvestro; regia: Antonio Greco.

Ore 22: Concerto di musica barocca col maestro Antonio Andriuli alla spinetta.

QUARTA EDIZIONE: FATA-LMENTE

IL LUOGO

Il luogo prescelto quest'anno per lo svolgimento della festa la contrada di Pascarosa, ha tutte le funzioni che valgono a creare un'immediata fascinazione, come è accaduto a noi che l'abbiamo nei giorni scorsi visionato: recupera e rafforza il senso di appartenenza ad una terra, è un contenitore di storia e di storie ed è capace di catalizzare le relazioni interpersonali.

Qui, innanzi tutto, ha svolto la sua "missione" di chiarificatore dei destini uno dei più noti masciari della Murgia, tal Giuseppe Argentiero, alias Pepp(e) di li Sierr(i). E tale era il traffico intorno alla sua casedda che quando negli anni '20 del Novecento venne costruita la ferrovia, la stazione di Pascarosa venne creata proprio dinnanzi ad essa.

Non è tuttavia questa l'unica evidenza che ci ha spinti a scegliere questo piuttosto remoto angolo di Valle d'Itria: il luogo, l'azienda agricola DFOOD di Davide Argentieri in contrada Satia, consiste in un affascinante sistema di di trulli dispersi all'interno dei venti ettari dell'azienda, ove sono ospitati circa settemila alberi di ciliegie oltre a molti altri di varietà di frutta oggigiorno per lo più sconosciute.

LE ATTIVITA'

Evidenziata l'importanza della ricorrenza e la bellezza del luogo, non resta che riempire di contenuti originali la serata. E non saremo da meno…

La prima parte della serata consisterà nella presentazione della guida LA VALLE D'ITRIA DA SCOPRIRE, la cui autrice, Teresa Acquaviva, è un'antica amica della nostra associazione, alla quale dobbiamo perlaltro anche l'abboccamento con la proprietà del luogo.

Seguirà la premiazione del nostro ormai tradizionale concorso letterario, intitolato quest'anno FATA-LMENTE, in quanto dedicato alle fate. Alla consegna del premio (un buono per l'acquisto di libri pari a 100 euro) farà seguito la lettura del testo aggiudicatario della vittoria.

Sarà quindi la volta dello spettacolo, che vedrà la Compagnia Recitante della Terra delle Gravine alle prese con la mia ultima fatica: L'ULTIMA NOTTE DI JANNI A MOSCANINA, appositamente compiuta per l'occasione.

Il paesaggio ove si svolge la vicenda è la Murgia, una Murgia indomita, refrattaria farsi addomesticare, non solo dal punto di vista colturale, ma anche, e soprattutto, culturale: una Murgia dove il senso e il significato della realtà non sono mai date, ma rimandano perennemente a chiavi di lettura sempre ambigue. Una Murgia dove la follia è il retroscena del quotidiano, la presenza di una creatura fantastica (la Signora, la Maga) è vissuta come entità consustanziale al paesaggio.

Il racconto si snoda in forma di un giallo, in cui il ruolo di investigatore viene svolto da una giovanotto sveglio, Janni, che, posto di fronte a eventi che sfuggono alla sua comprensione, non si accontenta delle spiegazioni correnti, e si impegna in una indagine che lo condurrà alla scoperta di un terribile fatto di sangue.

Ad accompagnare la narrazione la musica di una delle espressioni più sincere e ispirate di questa terra, il cantore Damiano Nicolella.

In conclusione della serata ci sarà il bouffet allestito a cura del proprietario. Il costo concordato è di 10 euro, in compenso dei quali si degusteranno le migliori delicatezze che Madre Terra possa donarci. Si tratta, naturalmente, di produzioni strettamente locali, a chilometri zero di percorrenza.

Per raggiungere la festa: Dalla circonvallazione di Martina prendere la provinciale per Ostuni. Dopo nove chilometri (calcolare circa un quarto d'ora d'auto) prendere la strada a sinistra con indicazione Grotta di Figazzano. Proseguire sempre diritto (superare una prima strada a sinistra dopo duecento metri ed una seconda sulla destra dopo altri cinquecento), superare la ferrovia Sud-Est dopo di che svoltare alla prima strada sulla destra e seguirla per circa seicento metri, per svoltare quindi nuovamente a destra e proseguire, costeggiando una masseria sulla destra, sino in fondo; nell'ultimo tratto la strada diviene sterrata.

Coordinate GPS: 40,6985N 17,4576E

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QUINTA EDIZIONE: LE LACRIME SON RUGIADA, PER LA MAGIA D’UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

IL LUOGO

Il luogo prescelto quest’anno è di rilievo eccezionale, la MASSERIA DI LEUCASPIDE , esemplare documento architettonico di quella breve stagione storica che coincise con il predominio economico, sociale e politico della borghesia agraria.

Il luogo è importante anche dal punto di vista letterario in quanto ospitò, nel pieno della citata stagione storica, una importante scrittrice inglese, Janet Ross, la quale, innamorata dell’Italia, ed in particolare della Toscana, non trascurò di giungere anche in quest’angolo di Puglia, immortalando la sua visita a Leucaspide con alcune fra le più belle pagine dei suoi diari di viaggio.

Per raggiungere la masseria da Taranto: prendere la strada statale 7 per Massafra; superata la zona industriale (ILVA), proseguire per circa 2 Km (un po’ meno) per prendere poi a destra (seguire l’indicazione Masseria Accetta Grande- Kikau); dopo un Km (anche meno) prendere lo sterrato a destra e seguirlo avendo come obiettivo il monumentale colonnato neoclassico che fa parte della masseria.

LE ATTIVITA'

Ore 18.30: Visita alla masseria

Ore 19.00: Premiazione del concorso letterario LE LACRIME SON RUGIADA, PER LA MAGIA D'UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Ore 20: spettacolo: IL RACCONTO DI MICHELE ANTI CHE PER TRE VOLTE SALVO' MASSARO PIETRO.

E’ la storia … anzi sono due storie parallele, di due personaggi ben distinti: il massaro Pietro Brigante e il giovane Michele Anti, che vivono vite e destini ben diversi fra di loro, salvo tre circostanze nel corso delle quali il secondo si trova a salvare la vita del primo. Pietro è un massaro “rampante”, che grazie alla sua abilità gestionale è divenuto uno dei più quotati della sua epoca al punto da godere della fama di “massaro salvamasserie”. Michele è invece un grottagliese che ha preso parte attiva alla rivolta del 1734 , soffocata la quale è stato condannato all’esilio dalla sua patria, motivo per cui si trova ad andar ramingo fra gravine, campagne e masserie, maturando un fermo convincimento, che è quasi odio, antibaronale.

La Compagnia Recitante della Terra delle Gravine è composta da Aldo Galeano, Isabella Fanizza, Annamaria Ottomano, Mariapia Palazzo, Terry Silvestro, Franco di Bartolomeo, Nando Fiorenza, Andrea Schiano, Antonio Renò, Stefano Ceci, Amelia Quaranta, Antonio Greco.

Ore 21. Rinfresco a base dei prodotti della masseria di San Giovanni

Info: Antonio Greco 3282862121

SESTA EDIZIONE
SERENATE

Palazzo Ulmo
Domenica 28 giugno 2015

Tralasciando, per questa edizione, il cliché abituale che prevede un'ambientazione rurale, il rito di passaggio stagionale avrà luogo all’interno della città, in seno al suo cuore antico, un cuore ferito sì da decennale abbandono, ma, come quello di certi anziani tuttavia gagliardi, ancora vivo e pulsante. E di faccende di cuore tratteremo, per l’appunto, questa notte. In questa notte in cui si realizza la “giunzione stretta” fra reale-razionale e fantasia-magia, leveremo speciali preghiere per far rivivere la suggestione di tempi le cui notti s'animavano del suono delle serenate o, meglio, delle matinate, come venivano chiamate .

Il tema proposto quest’anno è per l'appunto SERENATE e di serenate si parlerà e canterà per una buona oretta, guidati lungo gli stretti e tortuosi vicoli della suggestione di vicende antiche dalle melodie di Mario Donatiello, la più sincera espressione della nostrana indie-folk-music, e dalla voce delle donne della compagnia recitante dell'associazione: Monica Corallo, Elisa Martucci, Amelia Quaranta e Maria Pia Palazzo. Ad esse toccherà di colorare di emozione viva tre storie d’amore, tre molto diverse storie d’amore.

E’ una notte di fine Settecento, per molti versi il secolo d’oro della nostra città. E’ notte piena, ma non c’è sonno per queste tre donne, avvinte come sono dalla malia delle note di un musicante che, nel buio di un angolo di qualche vico adiacente alle loro case, si profonde nelle sue melodie. Chissà a quale fanciulla sono rivolte, quelle note!Non a loro di certo. Non sono più fanciulle…

La prima ad abbandonarsi al ricordo sarà Saveria. Ci racconterà della sua tormentata ed interrotta storia d’amore con Pasquale, l’orologiaio: un amore appassionato e travolgente… al punto tale da sconvolgerne il felice esito.

Le farà seguito Vittoria l’ostunese. Lei sì che se l’è goduta la vita: dal suo cuore sgorgava tanto amore, e tanti sono stati gli uomini che hanno attinto a quella fonte per appagarsi!Incompresa, per campare dové infine ridursi a venderlo. Quanti uomini ha reso felici, seppur per pochi istanti, quanti ne ha precipitati!

Concluderà una nobildonna, donna Camilla, con la storia del suo contrastato amore per il marchese Ferrante. E’ pure la storia, rimanga fra di noi, di uno strepitoso schiaffo la cui eco risuona ancora, in occasione della prima notte di luna nuova d’inizio estate, nel largo di Sant’Angelo, la piazza antistante il castello.

Sono storie vere, vissute da donne e da uomini veri che testimoniano di una quotidianità privata che solo di notte, spento lo sguardo severo del giorno, riusciva a esprimere pienamente e con libertà se stessa, dando realtà, spesso effimera e clandestina, ad amori altrimenti negati ed impossibili, consentendo atroci vendette e meschine rivincite altrimenti irrealizzabili, stravolgendo paradigmi socio-economici altrimenti indiscutibili sotto la luce pubblica del sole.

Luogo più idoneo, per posizione e struttura, difficilmente avremmo potuto proporre. L’edizione 2015 della Notte di San Giovanni si terrà infatti all’interno del cortile di Palazzo Ulmo, gentilmente messo a disposizione dal suo attuale proprietario, l’architetto Marcus Briegel, che caldamente ringraziamo. Cosiddetto dall’essere appartenuto ad una delle più antiche, specchiate e ricche famiglie della nostra città, è uno splendido edificio in severo stile barocco eretto, nella sua veste attuale, alla fine del Settecento. Si trova nel pittaggio di San Pietro, lungo la Strada Maggiore, propriamente dove si dice di San Martino, poco prima del convento dei padri domenicani; per chi vive solo nell’oggi, è in via Duomo ai numeri civici 53-55.

L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21.