LA CHIESA NUOVA DELLA LAMA DI BELVEDERE
La chiesa che indichiamo come nuova in quanto, essendo orientata, risalirebbe ad età posteriore al secolo XI, è preceduta da un breve ed ampio dromos, con funzione forse di nartece esterno. La struttura architettonica originaria è difficilmente decifrabile a causa del crollo della volta e della parte alta delle pareti della parte orientale della chiesa; il terreno è inoltre ingombro di grossi blocchi di crollo e di una gran quantità di interro proveniente dal piano di campagna sovrastante. Secondo la nostra ricostruzione si articola in un nartece che fa seguito all'ingresso, dal quale si accede all'aula per il tramite di due archi con una colonna interposta; attraverso un arco, da questa si accede, verso sinistra, al presbiterio, ove si trova l'abside a calotta con un altare a dado. Per consentirne l'orientamento ad Est, quest'ultimo si trova subito a sinistra rispetto all'ingresso. Le pareti sono scandite da nicchie di varia forma e profondità, tutte (tranne il nicchione di fronte all'altare, in funzione forse di diaconicon) affrescate, spesso con palinsesti. L'affresco sovrastante l'altare mostra addirittura 3 strati palinsesti. Nell'aula sono riconoscibili un San Nicola, un Arcangelo Michele, ambedue in 2 edizioni, una santa anonima ed un trittico (forse una Madonna in trono); la nicchia meridionale del presbiterio conserva tracce di una probabile deesis e, nell'infradosso, la bella icona di un santo vecchio con lunga barba bianca (forse un eremita). Per il resto le pareti restituiscono solo sparute tracce indecifrabili, tranne, nel nartece, i resti ben visibili di un santo vescovo.