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IL GRAND TOUR DELLA TERRA DELLE GRAVINE

PAROLE CHIAVE: immagini, rural landscape history, storia del paesaggio agrario, Taranto, Puglia, Italia meridionale, associazione culturale, gravine

LE VIE E I LUOGHI DEL SACRO

VI GRAND TOUR DELLA TERRA DELLE GRAVINE (28 aprile-1 maggio 2012)

Dal santuario della Mutata (Grottaglie) a quello della Madonna della Scala (Massafra)

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La titolazione prescelta per questa edizione, LE VIE E I LUOGHI DEL SACRO, è dedicata alle suggestioni dei pellegrinaggi tradizionali: da un lato i percorsi, dall’altra i luoghi consacrati al tentativo del popolo peregrinante di instaurare un legame diretto col divino, espresso col rituale della richiesta di perdono o di grazia.

Similmente ispirato, il viaggio intende essere altresì sollecitare all’interno di ciascun viaggiatore il senso del sentirsi pellegrino al giorno d’oggi, in un mondo secolarizzato, poco avvezzo all’idea del sacrificio fisico, ponendosi al tempo stesso al di fuori della morsa soporifera dell’industria del turismo religioso. Ciascuno avrà tempo e modo di riflettere, singolarmente e in condivisione con i compagni di avventura.

I luoghi prescelti per celebrare la sperata riconciliazione fra la divinità e l’umano, il sacro ed il mondano, hanno sempre rappresentato emergenze speciali, depositari il più delle volte di memorie storiche plurimillenarie e transculturali, la cui sacralità è tuttavia per lo più una semplice maschera dietro la quale si cela il più profondo sentimento che anima lo spirito di un popolo. Un sentimento in cui la sincera devozione si confonde disinvoltamente con la magia e la festa mondana, essendo spesso il più saldo fondante della mentalità collettiva (l’ethos) in cui si riconosce un’ intera comunità.

Da questo punto di vista non avremmo potuto scegliere luogo più significativo del santuario della Madonna delle Mutata di Grottaglie, per inaugurare questa sesta edizione del Grand Tour. Qui si concentrano infatti le risultanze dell’archeologia (a poche decine di metri sono i resti della vasta villa rustica tardo-romana di Masseria Angiulli), relitti toponomastici importantissimi (le metatae erano i luoghi ove, in età tardo-antica, si accumulava il grano destinato al sostentamento dell’esercito), i ricordi di un casale medievale scomparso (quello di San Vittore) e gli echi di un evento miracoloso che costituisce parte essenziale della grottagliesità, quale la mutazione della Madonna presente nella medievale chiesa rurale, che assegnò a Grottaglie il possesso delle terre della Foresta, contro le pretese dei Martinesi.

Prima giornata:dalla Mutata a Cristo alla Grotta

La prima frazione del viaggio-pellegrinaggio correrà dapprima nelle terre della Foresta, fra antiche masserie ed i resti della rigogliosa querceta che anticamente la ricopriva. Superato lo storico Tratturo Martinese inizia il percorso si inerpica sulle balze dei Monti di Martina, interponendosi fra le terre delle prestigiose masserie Monti del Duca e Lupoli. Giunti in piano si percorrerà la Murgia delle masserie e di seguito quella dei trulli, per giungere poi alla chiesa della Madonna d’Odegitria (Convento dei Cappuccini) e quindi, termine della prima parte del viaggio, alla chiesa di Cristo alla Grotta.

Seconda giornata: da Martina Franca a Noci

La seconda frazione del viaggio-pellegrinaggio corre interamente nella Murgia boscosa interposta fra Martina Franca, Alberobello e Noci, nel cui centro storico avrà termine, dopo aver percorso strade secondarie e tratturi erbosi e sostato presso la splendida abbazia medievale di Santa Maria del Barsento.

Terza giornata: da Noci a Lama di Rose

La terza frazione del viaggio-pellegrinaggio farà sosta presso l’abbazia benedettina di Santa Maria della Scala di Noci, e proseguirà poi per raggiungere il Paretone del Diavolo, un enigmatico e mastodontico allineamento di pietre a secco che la leggenda riferisce essere stato eretto nel corso di una sola notte dal Diavolo in persona. Transitando quini per le campagne di Bosco Bonelli, care alla memoria dei contadini nocesi per le tante lotte per la terra intraprese, si percorrerà un tratto del Tratturo Martinese per giungere infine a Lama di Rose, ove terminerà la giornata.

Quarta ed ultima giornata: da Lama di Rose alla Madonna della Scala

La quarta ed ultima parte del viaggio-pellegrinaggio parte dalle terre della Boara e percorrerà le terre che furono del Conte di Conversano, teatro di mille scaramucce (verbali e no) con i potenti feudatari confinanti, il duca di Martina ed il principe di Francavilla. Transitando poi per i boschi retrostanti Monte Sant’Elia inizierà la ridiscesa verso il piano pedemurgiano e lo scenario suggestivo del villaggio masseriale di Vallenza. Dopo aver fatto sosta presso le diverse chiese rupestri e le belle cappelle rurali ivi dislocate, si raggiungerà il santuario di Santa Maria della Scala, espressione massima dello spirito devozionale del popolo massafrese.

Il Grand Tour della Terra delle Gravine è un progetto di Antonio Vincenzo Greco e Franco Zerruso per l'associazione culturale TERRA DELLE GRAVINE.